Gillo Dorfles, in Hotel di Tambour, a cura di A. Ruffino, Torino, Allemandi 2016

Non sono certo il solo ad avere sempre considerato il gioco come un elemento fondante e determinante dell’arte, soprattutto dell’arte visiva. Del resto già il grande Shiller aveva saputo individuare nello Spieltrich quell’impulso giocoso quale portatore privilegiato dell’istinto al gioco per ogni forma creativa. E nel caso di Tamburelli, questo fantasioso e insieme robusto “fabbro giocoliere”, tutta la sua produzione deve essere vista come un operazione artistica, spesso di grande intensità, ma dove l’elemento ludico primeggia.
Opere visibili da Arti<>sta.